VITICOLTORI DE CONCILIIS

PADIGLIONE B – STAND 109/110

La nostra è una storia di famiglia, una quelle di una volta con tanti zii e cugini che crescono insieme e sono un po’ figli di tutti, con le estati passate a scorrazzare nei campi a catturare lucertole e costruire nascondigli approfittando della distrazione dei grandi.

Con le grandi feste di famiglia che erano una gara culinaria con grosse damigiane di vino prodotto nella cantina di zia Luna, raccogliendo l’uva dai vigneti di famiglia. Vino rosso, forte e tanto tannino. E noi bambini ci svezzavamo rubando i bicchieri approfittando della distrazione generale. È come rivedere un filmino in super 8, di quelli tutti mossi che fanno emozionare e sorridere.

Nostro padre aveva un grande legame con la terra e soprattutto con gli alberi di olivo e quercia, se era nervoso scappava in campagna e stava ore sul trattore o a raccogliere asparagi e erbe spontanee, il potere terapeutico della campagna. Ci ha trasmesso la sua passione e tutti i sacrifici del suo lavoro sono stati investiti nell’azienda. L’avventura è iniziata come azienda zootecnica con coltivazione collaterale di viti, olivi e grano. La passione di noi figli una volta divenuti adulti, si è spostata verso la produzione di vino, prima le uve venivano conferite alla cantina sociale.

A metà degli anni novanta, abbiamo fatto le prime prove di vinificazione utilizzando un refrigeratore del latte per controllare le temperature di fermentazione. Di giorno si raccoglieva l’uva e di sera si lavorava. È stato allora che abbiamo capito che i nostri vini potevano diventare grandi vini. Il Cilento non aveva fino a quel momento espresso grandi qualità, ma i presupposti c’erano tutti: terreno, sole, la vicinanza del mare. Con un po’ di conoscenza tecnica e l’aiuto di un enologo innamorato del Cilento abbiamo cominciato la scalata verso la qualità.

In quegli anni abbiamo ospitato per la vendemmia ragazzi provenienti da Australia, California, Scozia, Argentina esperti di cantina che volevano fare esperienza in Italia e ci hanno aiutato a crescere e ad aprire gli occhi su un contesto internazionale. Sono stati anni di grande impegno ma anche di scambi e divertimento perché il vino bisogna amarlo, seguirlo e provarlo il più possibile e in tutte le sue espressioni.

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